Siamo di
nuovo a venerdi e questo significa Fangirl Friday! Stavolta il post lo scrivo
prima perché con K e C abbiamo avuto modo di festeggiare ieri, che ci siamo
ritrovate su skype per il nostro appuntamento settimanale.
Abbiamo passato più
di due ore a ridere fino alla lacrime con la bimba di C che ogni tanto ci
guardava e diceva “ma cosa dicono?” e la mamma che non sapeva come spiegarle
che le sue amiche erano pazze ^_^
Protagonista
indiscusso del pomeriggio è stato Julius Norreys, da me ribattezzato Enzo
Miccio dell’epoca Regency, che con i suoi panciotti dai colori improbabili ha
dato il via a una serie di battute e scherzi ai danni di K da morire dal
ridere!
Ma andiamo
con ordine: qualche tempo fa K aveva letto il libro Una raffinata trasgressionedi K. J. Charles della serie Consorzio di Gentiluomini e me ne aveva parlato
super bene, raccontandomi della sua cotta per Julius e mi aveva invitato
caldamente a leggerlo (il tutto sotto forma di minacce a forma di palle da
baseball, ma sorvoliamo).
Il problema è che io non amo molto i libri regency o
storici , soprattutto se sono MM, quindi ho continuato a rimandare, fino a che
non è uscito il secondo della serie, Una sensuale ribellione e lì sono
capitolata.
Forse è stata l’estate o il caldo ma la trama mi incuriosiva
parecchio e in più K mi ha detto la parolina magica per far cadere tutte le mie
difese: “BDSM”.
Bum! E il resto è storia.
Mi sono
innamorata di Silas e Dom e della loro perfetta intesa intellettuale, del loro
disquisire di politica e filosofia seduti su un letto sfatto, bevendo un Tocai
Imperiale, dopo il più perverso degli amplessi.
Mi hanno incuriosito Richard e
Cyprian e non vedo l’ora di leggere il loro libro, ma soprattutto mi ha colpito
Julius, che appare un po’ come prezzemolino in ogni scena e se lo leggerete
capirete perché.
Così ho iniziato subito il libro suo e di Harry , con K che
non faceva altro che ripetermi “te lo avevo detto, scudish!” e dopo poche
pagine è nato il suo soprannome :
“Mr Julius
Norreys allungò le gambe davanti al camino e si contemplò. I pantaloni erano
rimarchevoli: aderenti al punto giusto, immacolati e di una gradevole sfumatura
color albicocca che si opponeva al marrone smorto degli altri gentiluomini. Non
potè , tuttavia, evitare di paragonare i suoi stivaletti agli stivali lunghi di Richard, in
piedi accanto alla mensola. I suoi erano semplicemente eccellenti, quelli di
Richard un capolavoro d’arte.”
Io non riuscirò
più a vedere il color albicocca in giro senza pensare a Julius che invidia gli
stivali di Richard mentre porta dei pantaloni aderenti, tipo leggins e parla
con la voce di Enzo Miccio.
No, scherzo! Anche perché K mi ucciderebbe!
Scherzi
a parte e soprattutto panciotti “di delicata seta rosa inframmezzata da strisce
color albicocca e ricamata da fili d’argento”, mi è piaciuto molto Julius.
Nonostante l’abbigliamento
curato, colorato e l’impeccabile educazione e buone maniere, Julius è in realtà
molto solo e sofferente, non riesce a lasciarsi andare e ricominciare a vivere.
Harry lo aiuterà in questo, con la sua sfrontatezza e immaturità giovanile, gli
insegnerà a “godersi” finalmente la vita.
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